LEZIONE 4

LA MOLDAVA DI SMETANA





LA MOLDAVA DI SMETANA

La musica patriottica a programma



La Moldava è un poema sinfonico, ovvero un genere musicale che desidera descrivere, con i mezzi propri della musica, ciò che musica in realtà non è: la Moldava infatti è il fiume boemo.Betrick Smetana, il compositore boemo, descrive il corso del fiume  e ogni "quadretto musicale" ha una storia da raccontare....Il fiume è personificato, e ogni oggetto o persona che esso incontra lungo il suo cammino, è descritto musicalmente in maniera molto efficace e facilmente riconoscibile.E' un brano che si presta molto all'ascolto dei nostri piccoli amici, lo comprendono molto bene, e si appassionano al linguaggio musicale che sa esprimere, molto al di là delle parole, quello che sono sia gli oggetti sia gli stati d'animo.Molti hanno visto in questo brano una sorta di metafora dell'esistenza, io non andrò  così in profondità in questa sede, ma  sicuramente è da esporre ai bambini l'anelito di libertà, il desiderio di indipendenza, la speranza dell'autore boemo e il grande amore per la sua terra.

Le scene descritte sono le seguenti:
- la sorgente
- il cammino del fiume (melodia-ritornello)
- la caccia nei boschi
- le nozze dei contadini
- la pianura di notte
- le cascate
- l'entrata trionfale a Praga
- Arrivederci, bambini!


LA SORGENTE:

Comincia a suonare il flauto, la Moldava è un rivoletto, è appena nato..Da notare gli "schizzi" d'acqua suonati  dai pizzicati degli archi e piccole note  dell'arpa. 
Il tema del flauto è diviso in semifrasi brevi e ravvicinate, fino a diventare un vero e proprio tema descrittivo-onomatopeico.

...Poi le acque si ingrossano con altri piccoli torrentelli scendendo dalla montagna (un altro flauto si mette a suonare)..ed ecco finalmente che la Moldava è diventato un fiume vero e proprio, con il suo tema esposto dall'orchestra d'archi.
Il fiume ora è un vero personaggio e ha il suo tema, che diventa ricorrente e si riconosce molto facilmente.



LA CACCIA NEI BOSCHI

Squillano i corni! Il richiamo onomatopeico delle scene di caccia. 
I corni intonano il richiamo dando enorme gittata spaziale alla scena, che si ampia e sembra di correre tra le verdi pianure della Boemia.
Il corno francese è composto da 15 metri di tubi, arrotolati! Per questioni di fisica acustica è uno degli strumenti più udibili in lontananza, quindi era per questo che, fin dall'antichità, il suo suono era utilizzato richiamare l'attenzione, anche e soprattutto sulle lunghe distanze.
L'atmosfera si fa inebriante, sembra davvero di correre a cavallo.
Molti stilemi della musica "a programma" sono ancora oggi usatissimi dalla musica per film.
Alcuni bambini mi dissero che il fiume (simboleggiato dagli archi) faceva delle alte onde (infatti gli archi si arrovellano su lunghi arpeggi e scale ascendenti e discendenti) per proteggere la volpe e farla scappare dai cacciatori!

 
LE NOZZE DEI CONTADINI

Senza soluzione di continuità, la musica diventa un bellissimo e coinvolgente 3/4, i contadini stanno danzando allegramente, in occasione di una festa di nozze.
La musica sembra seguire il fiume come in un piano sequenza cinematografico: cresce di volume quando il fiume è vicinissimo ai contadini, e diminuisce quando il fiume si allontana procedendo nel suo scorrere.
Questo tipo di descrizione musicale è un classico, vi sono numerosi altri esempi come ad esempio il quadro musicale “Bydlo” di Mussorskij, il finale del cigno di Saint-Saens, ed altri ancora..

LA NOTTE

Scende la notte: in una sognante atmosfera (complici i flauti e gli archi acuti) alcune dolci ninfe danzano soavi sul greto del fiume, creando  dei piccoli cerchi sull'acqua.
Le fatine accompagnano la nanna del fiume. I bambini ne restano incantati
Gli archi dipingono il tema nella parte acuta, per ampie maglie, melodia sognante, drammatica in alcune parti, sono appena flautati, il tema è nel registro acuto ma le sonorità stridenti del registro sono mitigate dal modo di suonare appena sussurrato.
Accompagnano l'arpa e i legni che incastonano frasi brevi ma molto efficaci all'impalcatura del brano. Un nuovo giorno è sorto (i bambini comprendono senza alcuna difficoltà quando sorge il sole) e il fiume continua il suo viaggio.
Con la preparazione che è propria dei grandi maestri orchestratori, il nostro Smetana crea un affresco musicale impeccabile del sorgere del sole: usa sapientemente le cellule musicali che,  dopo il preludio accordale dei corni,  man mano si uniscono a creare nuovamente il tema della Moldava.


LE RAPIDE DI SAN GIOVANNI E LA CASCATA


Dopo alcune esposizioni del tema, l'atmosfera si fa molto energica, quasi spaventata (complici i corni, con campana alzata!)..I bambini ne colgono subito il cambiamento..
Da notare gli urli dell'ottavino, che fanno chiaramente comprendere ai bambini che il fiume è spaventato, che sta per succedergli qualcosa...Da notare anche l'uso dei piatti.
Dopo diversi turbinii degli archi, che si arrotano su se stessi proprio a descrivere alla lettera i gorghi del fiume impazzito...CASCATA!!!!
Fatela drammatizzare questa scena ai bambini, si divertono da morire. La riconosco immediatamente. 


INGRESSO TRIONFALE NELLA CITTA' DI PRAGA

Dopo la cascata, ecco nuovamente il tema del fiume, ma ingrossato dalla solennità dei corni  e dalla scansione dei piatti.
Il fiume è accolto come un re nella città di Praga.
Ma il suo scorrere lo allontana della città: del tema che ormai conosciamo bene, rimangono solo poche frasi terminate dagli archi acuti (ottima idea musicale di allontanamento).
Molti bambini, quando sentono questa parte, fanno “ciao ciao” con le manine..

Il brano si chiude con due accordi forti. Una degna conclusione!

Buon divertimento!

Maestra Mariangela Ungaro